
Nel panorama dell’audio per auto la scelta dei componenti è importante ma è ancora più importante come lavorano insieme. Il filtro Crossover è uno di quei dispositivi invisibili ma determinanti, è l’elemento che garantisce coerenza e precisione all’ascolto.
Rappresenta il collegamento tra amplificatore e altoparlante: gestisce la distribuzione delle frequenze, garantendo che ogni componente riceva solo ciò che può valorizzare. In questo articolo ti guideremo alla scoperta del Crossover, analizzando cos’è, come agisce e quando è davvero necessario.
Indice
- Cos’è un filtro Crossover
- A cosa serve e come funziona
- Tipologie di crossover: Passivo, Attivo, Digitale
- Perché è fondamentale per un suono pulito
- Quattro Crossover per ogni esigenza
- Conclusioni
Cos’è un filtro Crossover
Il Crossover è un dispositivo elettronico progettato per suddividere il segnale audio in bande di frequenza specifiche, indirizzando ciascuna banda all’altoparlante più adatto a riprodurla.
Ad esempio, in un sistema a due o tre vie, questo componenente separa le frequenze basse, medie e alte inviandole rispettivamente a woofer, midrange e tweeter. Questo permette a ogni altoparlante di lavorare nel proprio range ottimale, evitando distorsioni e sovraccarichi.
Senza crossover, ogni speaker riceverebbe l’intero spettro sonoro, con problemi di qualità del suono e potenziali danni ai componenti.
A cosa serve e come funziona
Il filtro funziona grazie a induttori, condensatori e resistenze che modificano il passaggio delle frequenze. A seconda della configurazione, questi componenti consentono solo a determinate frequenze di passare verso ciascun altoparlante.
Un fattore importante è quello di pendenza di taglio (o slope), che indica con quanta velocità le frequenze vengono attenuate. Una pendenza più ripida garantisce una separazione più netta tra le bande, Il risultato è un suono più pulito, coerente e privo di sovrapposizioni, in cui ogni diffusore lavora al meglio senza sforzi inutili.

Tipologie di Crossover: Attivo, Passivo, Digitale
Esistono tre categorie principali di crossover, ognuno con caratteristiche diverse: Attivi, Passivi e Digitali (o DSP).
Crossover Attivo
I Crossover attivi si posizionano prima dell’amplificatore e richiedono un’alimentazione propria. Consentono di regolare in modo preciso frequenze di taglio, livelli e pendenze.
Sono perfetti per sistemi audio avanzati, dove la personalizzazione del suono è essenziale.
Crossover Passivo
I Crossover passivi si installano tra l’amplificatore e gli altoparlanti. Non richiedono alimentazione esterna e sono molto utilizzati per la loro semplicità e compattezza.
Sono ideali per impianti base o aggiornamenti plug-and-play, ma offrono meno possibilità di regolazione rispetto alle versioni attive.
Crossover Digitale (DSP)
I DSP offrono una gestione completa via software dei parametri audio: dall’equalizzazione fino all’allineamento temporale.
Sono la scelta ideale per chi vuole controllare ogni dettaglio del suono e personalizzare l’esperienza d’ascolto.
Perché è fondamentale per un suono pulito
Un impianto senza crossover configurato può compromettere la qualità audio, anche con componenti di alta gamma. Un Crossover efficace consente di:
- Eliminare sovrapposizioni di frequenze
- Proteggere woofer e tweeter da danni
- Ottenere un suono bilanciato e definito
- Garantire la spazialità del suono
Quattro Crossover per ogni esigenza
Vediamo ora quattro modelli selezionati dal team di RG sound, adatti a diversi livelli di esperienza e configurazioni.
Hertz MPCX 2 TM.3

Un crossover passivo a due vie progettato per lavorare in abbinamento ai componenti della serie Mille Pro di Hertz. Offre tagli precisi a 5.5 kHz e utilizza componenti selezionati per mantenere un suono naturale e ricco di dettagli.
Perfetto in configurazioni a due vie con tweeter MP 25.3 e woofer MP 165.3, la scelta ideale per chi cerca equilibrio e dinamica.
Ciare CF311

Il crossover passivo a tre vie di Ciare è capace di gestire potenze importanti con grande stabilità. Questo componente permette di distribuire le frequenza in modo equilibrato tra woofer, midrange e tweeter, con tagli a 500 Hz e 3 kHz. Una soluzione perfetta per chi vuole realizzare un sistema completo e potente.
AD Audio Development X2E

Realizzato artigianalmente in Italia da AD, questo crossover passivo a due vie è progettato per accompagnare i driver della serie Trend.
Permette di regolare la frequenza di taglio tra 2.8 e 3.2 kHz e il livello del tweeter. Una scelta ideale per chi cerca precisione, flessibilità e qualità costruttiva.
Morel MXR250.4i

Ottimizzato per i sistemi Hybrid Integra di Morel, l’MXR250.4i garantisce tagli accurati a 2200 Hz e la possibilità di regolare il livello del tweeter.
Grazie a componenti di alta qualità e a un progetto acustico di livello, rappresenta una scelta eccellente per chi vuole un suono raffinato, coerente e bilanciato.
Conclusioni
In conclusione il crossover non è un semplice accessorio, ma un elemento centrale nella gestione del suono. È ciò che permette agli altoparlanti di esprimere il loro potenziale senza interferenze. Investire in un crossover adatto al tuo sistema significa ottenere più definizione, precisione e una maggiore affidabilità nel tempo.
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